Sono 162 i medici uccisi dal Sars-CoV-2 nei mesi di marzo e aprile del 2020. Li censisce, ricordandone nome e attività, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri sul proprio sito. Il 15 luglio 2020 Fnopi, la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche, presentava uno studio che parlava di 40 infermieri morti a causa del nuovo coronavirus. Tra questi anche quattro soggetti positivi al nuovo coronavirus che si sono suicidati. Il 4 maggio 2020, Inail pubblicava un rapporto che certificava 129 denunce di infortunio con esito mortale legata alla Covid-19, il 38,9% delle quali legate al settore della salute e dell’assistenza sociale.
Utilizzando gli open data della Protezione civile, Gianluca Dotti su Wired ha calcolato che il costo per fornire gli operatori sanitari dei dispositivi di protezione individuale è pari a 10 euro e 31 centesimi al giorno. Il bollettino settimanale di sorveglianza integrata dell’Istituto superiore di Sanità del 7 maggio 2020 indicava in 21.293 gli operatori sanitari risultati positivi al Sars-CoV-2 alla data del 30 aprile, il 10,5% del totale dei casi nazionali. Casi che, come mostrano i dati raccolti da Pazienti dimenticati, non sono affatto distribuiti in maniera omogenea sul territorio nazionale. Ma rispecchiano, come ovvio aspettarsi, la diffusione della pandemia sul territorio nazionale.